Marino Magiliani

Non solo gli uomini, anche le cornacchie hanno avuto un 'infanzia.

“ La conca del tempo ” Elio Lanteri

Assedi e paure nella casa Occidente

Assedi e paure nella casa Occidente

Senzapatria - 2010

Un’antologia di racconti è cosa parecchio abusata. Un po’ meno (forse) se si vuol dar voce al proprio tempo, agli ambienti spogli dell’anima, all’inquietudine che li sovrasta. Questo è un viaggio intorno alla paura. Da sempre il mondo è soggiogato e dominato dalla paura, un sentimento oscuro e potente che per secoli ha alimentato la vita dei popoli: la paura della contaminazione, dell’ incontro, la paura di chi sta al di là di un limite e per questa stessa ragione ci si oppone. E’ un serpente a due teste che si divora. Chi ha paura è suddito, e nello stesso tempo la sudditanza psicologica e culturale è il frutto della paura, è la conseguenza di uno stato di soggezione, di dipendenza e di ricattabilità sia materiale, sia anche mentale e interiore. È anche un viaggio intorno alle malinconie, alle solitudini e ai deliri che la paura suscita, con la perdita delle sicurezze acquisite, con ciò che viene a rompere la fragile sicurezza domestica o concorre al turbamento dei sensi: la perdita del lavoro, la malattia, le speranze infrante, la fame. È, infine, un insieme di voci. Voci della diversità, anche se siamo consapevoli che la diversità non esiste e che perciò la inventiamo. Quando diciamo che qualcuno è diverso abbiamo già deciso che lo perseguiteremo. I disabili sono diversi, diciamo. I pazzi, i malriusciti e gli impuri anch’essi lo sono. E lo diciamo in buona fede, si capisce, chiudendoli in una dimensione esistenziale terribile. Assedi e paure nella casa Occidente è una sceneggiatura in 22 inquadrature. Ci hanno lavorato, gratuitamente, persone che scrivono cose belle.