Marino Magiliani

Non solo gli uomini, anche le cornacchie hanno avuto un 'infanzia.

“ La conca del tempo ” Elio Lanteri

La moglie del colonnello

La moglie del colonnello

Anordest edizioni - 2012

Con La moglie del colonnello, del celebre scrittore cubano Carlos Alberto Montaner, parte una nuova e interessantissima collana di narrativa latinoamericana delle Edizioni Anordest, a cura di Gordiano Lupi: Célebres Inéditos. Per la traduzione di Marino Magliani, questo romanzo, scritto da un autore di fama internazionale, che vive tra la Spagna e la Florida perché esiliato dal regime castrista, è un’analisi intima delle dinamiche di lacerazione e solitudine indotte dal pensiero unico e totalitario, sia pur poggiato su un ideale in origine genuino. È fondamentalmente la storia di una donna, Nuria, sposata a un colonnello dell’esercito, Arturo Gómez, impegnato in missioni internazionaliste in Africa. Viene fuori che Nuria ha tradito suo marito. Una colpa imperdonabile, in un orizzonte mentale profondamente segnato dal machismo. Nuria è una docente universitaria di psicologia, e nella sua vita ha amato moltissimo il suo uomo, ma è anche stata marchiata da un grande dolore: la perdita di una figlia, malata di leucemia. E allora lui non c’era, perché era impegnato a combattere per gli ideali rivoluzionari nel mondo. La moglie del colonnello è una storia segnata dalla lotta tra la dimensione privata, dell’amore, che non può che nascere dall’individualità – nel senso più nobile del termine – e la dimensione collettiva, che il socialismo reale impone. Nuria si sente ancora sinceramente comunista, ma non può non soffrire di questa lacerazione. Anche perché, nel corso del suo percorso privato, che la porta a Roma per un convegno di studi sulla dinamiche psicologiche della seduzione, fa due incontri che la sconvolgono, nel bene come nel male. E che non restano, come lei avrebbe pensato, una questione puramente privata. Sua sorella, fuggita drammaticamente da Cuba coi loro genitori, a sua insaputa, quando lei era una ragazzina, e stabilitasi in America, mantenendo con lei un contatto segreto, che Nuria ha portato avanti come legame-bava di ragno col passato del cuore. E poi un uomo, il professor Martinelli, che la introduce a un universo di percezioni fisiche e sensuali che fa saltare qualunque suo parametro di fedeltà, aprendola a universi erotici di grande raffinatezza, ai limiti della sperimentazione, anche letteraria. Carlos Alberto Montaner (da http://gordianol.blogspot.it/) La moglie del colonnello è un romanzo delicato ed estremo, che fa dell’erotismo, della politica, del dramma storico e personale la materia di una spirale di sensazioni ed esperienze che non termina ad ogni singolo capitolo, e neppure nel rocambolesco e spiazzante finale. È un continuum che sollecita ogni singolo senso del lettore, dalla vista all’odorato al gusto (penso anche a certi riferimenti alla cucina italiana e latina), per non parlare del tatto, sollecitato costantemente dalla danza dei corpi dei due protagonisti. Questa sembra parlare, come le calde voci degli esperimenti sulla seduzione del professor Martinelli, di qualcosa che va oltre l’immediatezza dell’esperienza sessuale, per attingere un territorio di riscatto (forse illusorio) dalle utopie politiche tradottesi in un fondamentale inganno. Quello contro la libertà e l’amore.